A proposito di formazione
Presentazione
I Corsi di Operatore all’Innovazione, sono nati dall’esigenza di formare giovani manager in grado di contribuire al miglioramento della competitività del sistema industriale dell’ Agro Nocerino Sarnese, favorendo l’implementazione di progetti di sviluppo dell’apparato tecnologico delle imprese che operano sul territorio con particolare riferimento all’industria agro-alimentare. Sulla base del presupposto che la crescita professionale delle risorse umane genera sviluppo all’interno di un contesto territoriale, i corsi si sono proposti di sviluppare competenze individuali e collettive, legate all’emergere delle nuove e specifiche professionalità richieste dal locale mercato del lavoro.
Le iniziative formative, finanziate dal Patto dell’Agro s.p.a, sono state progettate e realizzate dal Consorzio di scopo tra STOA’ - Istituto di Studi per la Direzione e Gestione d’Impresa - e il Dipartimento di studi e ricerche aziendali dell’Università degli Studi di Salerno, con la collaborazione della Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari e l’Associazione Economisti Ambientali d’Impresa.
Obiettivi
L’obiettivo del progetto è di creare figure professionali in grado di promuovere e sviluppare i processi di innovazione nelle imprese dell’Agro-nocerino-sarnese, in particolare quelle imprese dell’industria alimentare e di generare solidi legami tra il sistema della ricerca e quello della produzione di beni e servizi.
La nuova figura professionale rappresenta un punto d’incontro tra il sistema industriale e il mondo della ricerca per individuare le prospettive di innovazione sia a livello locale che nazionale.
Le metodologie didattiche fanno riferimento allo studio e alla discussione di casi aziendali emblematici; i partecipanti sono stati coinvolti fin dalla fase d’aula in occasioni di confronto con esponenti del sistema ricerca e del mondo imprenditoriale sulle tematiche dell’innovazione.
Struttura del progetto formativo
La durata del Corso è di 800 ore di cui 520 di aula e 280 di stage. Le attività formative giornaliere sono della durata di 8 ore. Il progetto formativo prevede un modello complesso di interazione didattica il cui obiettivo è quello di eliminare gli elementi di disomogeneità, potenziare le capacità comunicative, sviluppare l’attitudine al lavoro di gruppo e favorire un primo orientamento professionale.
Metodologie didattiche
Le metodologie didattiche fanno ricorso allo studio e alla discussione di casi aziendali emblematici. I partecipanti sono coinvolti in occasioni di confronto con esponenti della ricerca e del mondo imprenditoriale sulle tematiche dell’innovazione. Le conoscenze e le competenze acquisite sono tali da favorire non solo l’apprendimento delle tecniche e della strumentazione di base, ma anche
lo sviluppo della capacità di lavorare in gruppo, di organizzare le attività, di impostare il lavoro stabilendo autonomamente le priorità.
Lo stage
Lo stage è parte integrante del percorso formativo, e consiste in un periodo di full immersion nelle attività dell’ente ospitante al fine di mettere a fuoco le problematiche relative alla gestione di una piccola e media azienda. Il periodo di stage rappresenta per gli allievi un’importante opportunità di verifica per la congruità delle proprie aspirazioni professionali con la realtà del mondo del lavoro
e del livello di conoscenza delle metodologie e degli strumenti operativi acquisiti durante la frequenza al corso.
Programma
La struttura formativa del corso è suddivisa nei seguenti moduli e obiettivi
didattici:
Sistema Impresa: fornire conoscenze di base a tutti i partecipanti al corso, in modo da equiparare ed accrescere le competenze di ognuno, sui temi del management attraverso una analisi strutturata dei modelli di gestione delle imprese ed in particolare delle PMI operanti nel settore agroalimentare.
Sistema di gestione integrata: trasferire una visione dell’impresa come insieme di processi, nella logica dell’analisi e dell’ottimizzazione della catena del valore.
Fornire strumenti di analisi dei problemi aziendali per il miglioramento incrementale delle performance attraverso il metodo della mappatura dei processi.
La funzione produzione: far acquisire conoscenze sulle principali problematiche gestionali connesse all’area produzione nel sistema azienda, con specifico riferimento ai tipi di produzione che un’azienda può realizzare (nei vari settori di attività), alle fasi del processo produttivo, agli strumenti di programmazione e controllo. Particolare enfasi è stata posta sulle problematiche specifiche degli impianti utilizzati nel settore agro-alimentare.
La Gestione della catena logistica: illustrare la struttura della distribuzione fisica,
con particolare riguardo alle interazioni prodotti/packaging/sistema.
Tecnologie Innovative nell’industria Agroalimentare: osservare e analizzare una
serie di tecnologie introdotte all’interno di imprese del settore agro-alimentare, con
l’obiettivo di offrire ai discenti un quadro organico dell’impatto derivante
dall’introduzione di un’innovazione in un’azienda e divulgare le opportunità
offerte al comparto alimentare dei moderni sistemi informativi
Sistemi qualità: trasferire conoscenze sul tema dell’economia ambientale in un’ottica di sviluppo sostenibile e illustrare l’importanza dell’ambiente nella gestione dell’impresa, soprattutto in fase di introduzione di un’innovazione,introdurre il concetto di qualità in azienda e i molteplici approcci alle metodologie di valutazione, al controllo a agli aspetti normativi del Sistema Qualità.
Produzione e Ambiente i sistemi di Ecogestione: descrivere le problematiche relative all’impatto ambientale, illustrando le agevolazioni finanziarie in campo ambientale per il settore agroalimentare e porre attenzione sui sistemi di ecogestione e sulle analogie tra sistema qualità e sistema di gestione ambientale.
Gestione della tecnologia e Innovazione Gestionale: illustrare la tendenza verso una separazione tra i “produttori” e “utilizzatori” di tecnologia e sottolineare la necessità di creare un sistema di relazioni che permetta a ciascun operatore del circuito cognitivo di specializzarsi in un campo di competenza specifico e che, allo stesso tempo, consenta lo scambio ed il trasferimento tra il proprio sapere e quello degli altri specialisti. Offrire le tecniche di valutazione dei benefici economici dell’innovazione e gli strumenti per l’utilizzo di tecnologie sui prodotti, sui servizi e sui processi di produzione. Presentare le opportunità di innovazione di prodotto e di processo per la competitività dell’azienda di produzione ed i modelli di trasferimento e diffusione delle innovazioni.
Fonti di finanziamento per la Ricerca e l’Innovazione tecnologica: fornire ai partecipanti l’insieme di strumenti e di informazioni che li rendano in grado di trovare i fondi necessari per finanziare un investimento in nuove tecnologie.
Project Management: trasferire principi e tecniche di Project management inteso
come approccio di riferimento per la gestione dei processi d’innovazione.
Sviluppo di un nuovo prodotto: sviluppare un’idea e trasformarla in prodotto,partendo dall’identificazione dei bisogni del potenziale mercato, fino ad arrivare alla fase di lancio di un nuovo prodotto. Questa fase si caratterizza per una intensa attività pratica, in collaborazione con le aziende dell’Agro.
Seminari monotematici: permettere il confronto continuo con gli imprenditori e gli esperti di innovazione tecnologica, in modo da favorire, già durante il corso, contatti diretti con la realtà economica.
Durante il percorso formativo i partecipanti hanno visitato le piccole e medie aziende alimentari della zona e la Fiera Internazionale “CIBUS 2000”- Parma.
Particolare enfasi è stata data ai seguenti seminari:
1. “Un caso di creazione d’impresa a partire da un’innovazione tecnologica: Aseps Fruit” (dott. Borrelli, sig. Froncillo).
2. “Un modello di trasferimento tecnologico: il caso della regione PACA in Francia” (dott. Ambry, ing.Palmieri)
3. “Le alte pressioni per l’industria alimentare: un esempio di trasferimento tecnologico” (ing.Palmieri, dott. Vimercati, ing. Rovere).